King's speech as well as my intellect
Already several times I got to say who stutter, now more than acceptable with respect to childhood and adolescence, so if I repeat, be patient, take it to a babble of mind.
my stuttering, I also used to my comfortable at school, they are not entirely a goat I intended to volunteer for the question, I answered it was possible until then I spent half a scene muta con emissione di suoni non intellegibili ad umani, i professori abboccavano e mi prendevo la sufficienza. Quando i compagni di scuola capirono il trucchetto mi toccò farlo anche per salvare loro da interrogazioni a sorpresa. Ma a questo grado di furbizia ci ero arrivato solo alla terza media e perfezionai poi il metodo alle superiori. Alle elementari ancora mi pesava e reagivo menando a più non posso. All'Università il giochetto non era applicabile ma tanto la mia carriera durò poco per altri motivi già detti. Inutile stare a sviscerare il perché della mia balbuzie, non posso mica raccontarvi la mia infanzia infelice!
Questo cappello per dire che ieri sono andato al cinema (sì lo so non ve ne frega nulla e non so perché ve lo dico) a vedere "Il discorso del re", osannato film sul re d'Inghilterra balbuziente Giorgio VI. Liquidando subito il problema della critica cinematografica, che non mi compete e non mi sento in grado di fare, dicendo che Churchill mi è sembrato troppo caricato sia nell'interpretazione dell'attore che nel doppiaggio italiano, che Colin Firth e Geoffrey Rush sono splendidi e veritieri, passerei alle sensazioni trasmesse dalla pellicola.
La scena, non svelo nulla avendola vista più volte in televisione, del primo discorso allo stadio del Duca di York che rimane con la bocca aperta senza emettere alcun suono, mi ha colpito,riportandomi indietro nel time and made me relive my silence, anxiety and anguish. The inability to communicate, to make clear the thought expressed that he would stop in his throat. That lack of air that took me even with my mouth open, then repeat a letter, a syllable over and over again until it no longer breath in your lungs to keep trying. Only the person who stutters can understand how it feels. When I was young were the most the Brave and the Brat, two newspapers of cartoons where often there was an advertisement, if I remember correctly, Villa Betania in Rapallo that promised radical solutions to the problem. Never crossed my mind to bring my parents to go there, it would have been useless for several reasons.
course, King George VI was lucky to have a stubborn wife that he was looking for the solution to the problem until he found In Australia Lionel Logue. How many children and teenagers would like to have someone to help them solve at least if not to live with a problem that often borders on debilitating. Who stutters makes you laugh, there is no doubt, as one who stumbles, and I also laugh if it happens there, but not always possible to have a relationship "healthy" with a stutter. I met several people with this "defect" and is very difficult to deal with them. The first day I spent in the office of the newspaper editorial, I received the first phone call (even if it was all preordained) by a journalist della redazione di Trieste. Conoscevo di nome il giornalista e sapevo che aveva il mio stesso "vizio" e fu veramente dura parlare con lui scegliendo le parole una ad una in modo da non tartagliare perché lui non mi conosceva e non poteva sapere che non lo stavo prendendo in giro.
Per tornare al film, bello, emozionante e ben fatto. Per me, parte in causa, anche commovente. La nostra è una battaglia continua, perenne contro noi stessi e la nostra voce che spesso ci manca.
P.S. Come al solito, finito di scrivere, mi sono andato a leggere qualche critica. E, sempre come al solito, si va dalla stroncatura all'esaltazione con poche mezze misure. Il film è onesto, l'interpretazione buona e la storia captivating. Like all the film has its ups and downs in the narrative. But I did not like what is used for the purpose of harsh criticism, the thinness of the story than the war, Hitler, and more. The Big Story is made of short stories, and even lowly thin at times. I have not seemed to see in the film claim to a historical interpretation of the conflict through the King's stuttering is critical but can do without getting ridiculous. I know a film critic who stutters, I went to look for his review of the film, I've found it!
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